L'animale ritrovato

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L'animale ritrovato  Progetto Vivere Vegan   Terra Nuova Edizioni
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Sono considerati carne da macello, ma c'è chi ha deciso di salvarli da questo destino, vivendo l'emozione di un rapporto nuovo e coinvolgente con mucche, maiali, galline...18 storie di animali ritrovati

Salvare una vita, nonostante i miliardi di altre vite che saranno spezzate, è importante perché ogni Animale è un individuo.

I media ci abituano a vederli in gruppi, ammassati, togliendo loro il valore di esseri unici. Ma se proviamo a conoscerli singolarmente, cosa che più spesso ci capita con cani e gatti, ci rendiamo conto che tutti gli animali, anche quelli destinati ad “imbandire” le nostre tavole, sono esseri speciali, diversi uno dall’altro, con un loro carattere, con aspettative di vita (seppur semplici ai nostri occhi), con le loro emozioni.

In questo libro, attraverso riflessioni e testimonianze, sarà possibile conoscere meglio questo mondo parallelo che non fa notizia sui media ma che è vivo e presente. Vi parlerà, attraverso le persone, di animali sottratti al destino della macellazione e vi racconterà del perché sia necessario apportare un reale cambiamento nel rapporto fra uomo e animale.

8 brevi saggi e 18 storie vere di animali salvati dallo sfruttamento e da morte certa...


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Introduzione: la nostra casa sarà la loro casa
di Dora Grieco e Alberto Manganaro (testo tratto da pp 9 e seguenti)


Le cose cambiano se vogliamo farle cambiare e noi vogliamo che, peri più deboli, cessi il martirio in atto negli allevamenti per produrre carne, latte, uova, pellicce, pelle e lana; nei laboratori di vivisezione; nei circhi e negli zoo; nella caccia e nella pesca. L’elenco delle pratiche che vedono gli Animali sfruttati, maltrattati, violentati, uccisi, è lungo. Ma non vogliamo parlarvi di questo, almeno non direttamente. Vogliamo parlarvi di qualcosa di nuovo che sta avvenendo: l’inizio della “liberazione degli Animali”, che risale a molti anni fa e che oggi continua e accelera il suo cammino. Vogliamo parlarvi di persone che si muovono singolarmente e organizzazioni, piccole e grandi, che hanno dato il via ad un nuovo modo di pensare e di vedere il loro rapporto con gli altri animali.

Dalle parole, dalla filosofia si passa ai fatti. Ognuno con i mezzi che può, ognuno fino a dove può. Non basta più il rifiuto di mangiarli, o di evitare ogni prodotto della loro sofferenza, non basta più salvare un cane dalla strada. Non possiamo più stare a guardare quei camion che percorrono le nostre autostrade carichi di esseri senzienti diretti al macello, ai quali, peraltro, è stata negata fin dal principio la vita. A volte accade che qualcuno di questi sfortunati sia adottato, salvato dal macello, dall’allevamento, dal laboratorio di vivisezione. Accade che questi sfortunati siano spesso comprati (contro ogni principio che vorrebbe che la vita, di chiunque, non si debba comprare), a volte recuperati dalla strada perché abbandonati come rifiuti, o più raramente, andando contro la legge, sottratti ai “proprietari”.

Almeno a parole siamo sempre (o quasi) tutti d'accordo che la vita delle donne, degli uomini e dei bambini, di qualunque Paese siano, vada difesa e protetta. Questo non accade per gli Animali. Essi sono considerati dalla maggior parte delle persone esseri da sfruttare a piacimento. E questo avviene in qualsiasi nazione, ricca o povera, avviene fra gente benestante e indigente. Allora, proveremo ad analizzare e a demolire insieme quei preconcetti, per la verità difficili da scardinare, che condizionano il nostro pensiero. Proveremo a dare vita ad un sogno che vorrebbe gli Animali liberi di vivere e di farlo secondo le loro esigenze, restituendo loro la dignità e i loro spazi naturali o, quando non è possibile altrimenti, convivendo in modo pacifico e rispettoso.

Approfondiremo il concetto "dell'altro”, ossia questo nostro modo ingiusto di voler prendere le distanze da uomini, donne o animali che non consideriamo al nostro pari. Comprenderemo come questa distanza ci serva per sentirci a posto con la coscienza quando non li soccorriamo o quando li sfruttiamo. Impareremo che anche semplicemente non dare loro un nome fa la differenza, siano essi Uomini o Animali, poiché quando manca il nome è come se mancasse “la vita”. Queste riflessioni prenderanno forza con le testimonianze dirette. A cominciare da quelle relative agli allevamenti, narrate da chi ci è entrato per lavoro e ha visto cose che gli hanno cambiato la vita, fino ad arrivare alle storie vere di salvataggi e adozioni.

Conosceremo alcuni rifugi per Animali da macello e leggeremo i racconti delle adozioni scritti direttamente dalle persone che si prendono cura degli Animali che hanno salvato. Animali che, comunque, in questo mondo, non trovano un loro posto per vivere liberi, ma devono adattarsi ad una stretta convivenza con chi gli è“amico” per sfuggire a chi li vuole morti.

E ci sorprenderà come questa vicinanza, basata sul rispetto, sia per gli Animali anche motivo di apprendimento e scoperta, come accade più semplicemente pure per i cani e i gatti. Il fatto è che oggi non c’è scelta per loro. Finché non riavranno gli spazi per poter vivere liberi e in sicurezza, la nostra casa sarà la loro “casa”. Almeno per alcuni.


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Racconti di animali liberi: PIPPO
di Antonietta Prestigiacomo


La mia compagna è arrivata nella mia casa 11 anni fa, quando era un batuffolo di piume gialle. Ora è una splendida anatra bianca. Era così piccola e indifesa, la ricordo ancora come fosse ora. La misi nel cestino del pane e restai a guardarla incantata. Attratta dalla sua innocenza, ero emozionata, commossa e un po’ anche preoccupata dalla responsabilità che mi aspettava: accudirla e proteggerla per il resto della sua vita. Pigolava, sicuramente in cerca della sua mamma, e quel pigolio mi consigliò il suo nome: Pippo. Solo dopo un po’ di tempo ho scoperto che si trattava di una femmina, ma ormai il nome c’era e per lei era il suo nome.

Da subito ho preso coscienza di come un animale sia degno di tutto il nostro rispetto, così fiduciosa com’era nei miei confronti. Perciò a poco a poco ho smesso di mangiare carne. Se Pippo non aveva idea di cosa potesse voler dire convivere con un umano, io ero altrettanto all’oscuro di quello che sarebbe successo, di come avrei potuto accudirla nel migliore dei modi. Ma tutto è stato “naturale”, anche in un ambiente che di “naturale” aveva ben poco. Infatti non potevo offrire a Pippo una casa in campagna, ma si è dovuta accontentare di un appartamento in città, per fortuna provvisto di una piccola corte. Questo ha contribuito a fare di lei un’anatra davvero speciale: scampata alla sua sorte, quella di diventare carne da macello o peggio di finire all’ingrasso forzato per la produzione di carne o, ancora, di diventare una imbottitura di un cuscino, Pippo è diventata un’anatra famosa di città.

La nostra convivenza è bellissima ed ho ricevuto tanto da Pippo.
Nei momenti difficili della mia vita, mi è stata di conforto e mi ha dato tanta forza, anche se inconsapevolmente, da non desiderare nessun altra amica.

I suoi atteggiamenti, i suoi gesti, sono così schietti che è un piacere interagire con lei. Quando rientro a casa dopo il lavoro e la chiamo, accorre starnazzando per salutarmi e agita la sua codina di piume. Se ha fame, o solo voglia di qualcosa, con il becco mi prende dai pantaloni o dai lacci delle scarpe e mi tira verso il frigorifero sicura di ricevere un po’ d’insalata o qualche pezzetto di pomodoro. Se invece ha voglia del pastone mi tira verso il sacco dove conservo la farina di mais con altri cereali e lo tira giù e impaziente “brontola” finché non riempio la sua ciotola.

Ama giocare con le bottiglie di plastica e adora il rotolo di carta igienica. Come fosse una palla lo spinge con il becco e giochiamo insieme a tiracelo. Se metto le bottiglie di plastica vuote tutte in fila le butta a terra fino all’ultima arrabbiandosi e brontolando poi corre nella sua cuccia di stoffa. Si accovaccia, mette il becco sotto l’ala e con lo sguardo segue i miei spostamenti. Quando sono a tavola, lei, così come farebbe un cane, si mette vicina, protende il collo e aspetta qualche boccone prelibato, qualche filo di spaghetti o qualche foglia di insalata. Quando la chiamo risponde sempre accorrendo o, se non ha voglia di muoversi e magari è nella sua cuccia, si fa sentire, come per dire “sono qui”. Certo, sono gesti semplici, ma è sempre una gioia vederla così fiera girare vivace e sicura fra la casa e la corte.

Abituata fin da piccola alla mia presenza mi segue ovunque e spesso l’ho portata a spasso anche in città, nel centro di Firenze e in vacanza al mare. Ha viaggiato con me in auto, autobus, treno e in occasione di una Pasqua è venuta con me in chiesa. Non la lascio mai sola (se non per poche ore, quando vado al lavoro). Lei si sente protetta dalla mia presenza e lo noto quando la tengo fra le mie braccia, perché è più rilassata e si lascia andare a sottili borbottii di piacere.


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Indice del libro

Introduzione di Dora Grieco e Alberto Manganaro

Ripartiamo da capo di Dora Grieco
Gli altri animali di Alberto Manganaro
Per loro e per loro soltanto di Alessandra Galbiati e Massimo Filippi
Allevamenti tradizionali: nella vecchia fattoria... di Enrico Moriconi
Allevamenti industriali: i lager moderni di Enrico Moriconi
Rifugi di Dora Grieco e Alberto Manganaro
Introduzione alle testimonianze di Alessandra Galbiati

RACCONTI DI ANIMALI LIBERI

Due galli in un pollaio di Piero Liberati
Emilio-Giovanni di Dorothea Friz
La piccola storia di Gianna, Michele e anche degli altri di Alessandra Galbiati
Lakshmi e compagni di Claudio, Elisabetta, Francesco e Simone Lolli
Bianchina e Nerina di Alberto Manganaro
Remigia, Ulrike e Maggie di Cornelia Pfeffer
lero e Sheila di Helena Deza Linares
Pippo di Antonietta Prestigiacomo
Syd - Piccola biografia di un coniglio di Giovanni Mori e Verbena Giambastiani
Ryan di Guido Masciello
I Tre Porcellini di Costanza A. Olschki
Paperina e Paperino di Adriano, Gloria e Margherita Fragano
Carlotta di Annalisa Scalià
Torbiera di Maria Grazia Barbieri
Il pesciolino di Cavo di Nicola Fontana
Gino e Caterina di Simona Basilico
Giulianamucca di Sara d’Angelo
Alvaro di Sara d’Angelo

Link di approfondimento

Bibliografia


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