Una vita da supplente

Lo sfruttamento del lavoro precario nella scuola pubblica italiana

Una vita da supplente  Vincenzo Brancatisano   Nuovi Mondi Edizioni
  • 12,50



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Nella scuola pubblica italiana si perpetra una gravissima forma di discriminazione. Un folto esercito di insegnanti precari viene spremuto e mal pagato da un datore di lavoro, lo Stato, che pure si assume il compito di scrivere leggi contro lo sfruttamento e la violazione dei diritti dei suoi cittadini.

Migliaia di lavoratori passano da una scuola all'altra anche decine di volte nell'arco della propria carriera e cambiano ogni anno classi, sedi e colleghi, con grave danno per intere generazioni di studenti, disorientati di fronte a questo valzer dissennato.

In un clima di vero e proprio mobbing istituzionalizzato, e consacrato anche nei contratti firmati dai loro sindacati, che pure vivono grazie alle trattenute sul loro assegno di disoccupazione, i supplenti sono perennemente umiliati da leggi illogiche e da graduatorie assurde, dove non contano il merito e la bravura di chi è chiamato a insegnare, ma criteri mortificanti quali la partecipazione a costosi corsi per corrispondenza o il servizio svolto sopra i seicento metri sul livello del mare.


Una vita da supplente  Vincenzo Brancatisano   Nuovi Mondi Edizioni
Una vita da supplente
Lo sfruttamento del lavoro precario nella scuola pubblica italiana

Vincenzo Brancatisano






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