La floriterapia con i fiori australiani - Prefazione

Attraverso le pagine di questo testo l'autrice ci offre l'opportunità di intraprendere un cammino ricco e affascinante nel mondo della floriterapia australiana.
L'Australia, ultimo continente scoperto e colonizzato dai navigatori europei, ha potuto preservare incontaminato il suo tesoro naturalistico; in questo magico continente è possibile, infatti, ammirare piante e fiori dai colori e dalle forme di strepitosa bellezza, dotati di una grandissima valenza vibratoria.
Fortemente influenzate da tale carica energetica, da tale potere e vitalità, le essenze floreali australiane sono rimedi unici ed efficaci, che lavorano su mente, corpo e spirito.
Già note alle antiche popolazioni aborigene, le virtù benefiche di piante e fiori venivano ampiamente utilizzate per trattare disagi e squilibri emozionali. Sarà, tuttavia, il lavoro di accurata ricerca di Ian White a rendere possibile la diffusione della floriterapia australiana. Egli, grazie alla sua conoscenza delle proprietà delle piante, è giunto a identificare i più rari, efficaci e riequilibranti effetti dei fiori, in particolare di quelli che crescono nella zona del bush.
Le essenze purissime dei fiori del bushland australiano permettono di contrastare i complessi disagi emotivi del nostro tempo e ci aiutano a far luce sulla nostra esistenza attraverso la sintonizzazione con la parte più profonda di noi stessi. Facilitando il contatto con la dimensione spirituale, le essenze floreali agiscono come catalizzatori che consentono all'individuo di liberarsi da convinzioni negative circa le proprie capacità e infondono il coraggio, la forza e la volontà necessari per realizzare i propri obiettivi.
Attenzione, cura e dedizione vengono riservate dall'autrice all'illustrazione delle qualità di ogni fiore: attenzione, cura e dedizione che derivano da una profonda passione e da anni di esperienza in tale ambito.
La valida modalità, individuata da Stefania Rossi, di raggruppare per sfera d'azione i vari rimedi, rende possibile al lettore un approccio più consapevole e mirato al testo e alla floriterapia australiana nel suo complesso.
I diversi insiemi di fiori, infatti, operando su dimensioni quali creatività, potere personale, espressione dei talenti e spiritualità, si pongono come obiettivo il cambiamento delle eventuali condizioni di malessere in cui versa l'individuo. Favoriscono, quindi, il conseguimento di quell'armonia mentale, emozionale e spirituale da cui si genererà l'equilibrio psicofisico necessario alla conquista dello stato di benessere.
L'ultima, fondamentale sezione del testo è dedicata alle essenze floreali combinate e alle rispettive modalità di utilizzo. Le combinazioni di essenze, grazie alla loro potente azione sinergica, aiutano l'individuo a risolvere le più comuni condizioni di disagio fisico, emotivo e psicologico.
Le azioni benefiche si possono schematicamente riassumere così:
– ridurre le tensioni e riarmonizzare gli stati emozionali;
– liberare dalle paure, dai dubbi e dall'angoscia;
– facilitare la comunicazione con il prossimo;
– trasformare gli stati negativi in aspetti positivi;
– acquisire pieno possesso delle proprie risorse per una migliore qualità della vita.
Stefania Rossi ci ricorda che nell'individuazione del rimedio floreale non sono solo i «segni» e i «sintomi» (non intesi nel senso della patologia medica) a interessarci, ma sono soprattutto le caratteristiche soggettive e l'esperienza vissuta.
La persona non è vista come una macchina che a un certo punto si guasta per difetti intrinseci, collocata in una dimensione storica e impersonale, bensì come un essere inserito in un contesto psicosociale, in un complesso sistema di rapporti con altri individui.
L'obiettivo ultimo della floriterapia australiana è quello di proporre la ricerca di un nuovo senso dell'esistenza, l'elaborazione di nuovi progetti di vita: i cosiddetti «sintomi di esperienza vissuta» non rappresentano altro se non le occasioni per una crescita soggettiva.
E qui l'autrice ci fa venire in mente l'approccio motivazionale ideato dallo psicologo Abraham Maslow (1908-1970), per il quale l'individuo, soddisfatte le necessità elementari legate alla sopravvivenza fisica, tende all'autorealizzazione, mosso da un profondo desiderio di diventare tutto ciò che è capace di diventare. In fondo, la realizzazione di sé coincide con l'espressione della creatività, e i fiori australiani ne sono uno strumento.
I processi creativi si esprimono allorquando s'instaura la congruenza tra i nostri valori, le nostre credenze, ciò che riteniamo ci appartenga e tutto ciò che è esterno a noi: ciò che contrasta diventa addirittura sinergico. In altri termini, «l'individuo è tanto più sano quanto più il suo sé è dinamico e capace di sostituire il suo sistema di valutazioni in base al fluire dell'esperienza».
I fiori australiani rappresentano, dunque, un prezioso e valido aiuto per poter affrontare le difficoltà e le problematiche sempre più complesse che la società contemporanea ci pone dinanzi. Nel contempo ci offrono l'opportunità di intraprendere un percorso che renda possibile quel «passaggio di coscienza inevitabile e necessario per portare l'umanità a costruire una nuova civiltà, spirituale e più evoluta».

dr. Rudy Lanza
Presidente Federazione Nazionale Naturopati
Heilpraktiker Professionisti (FNNHP)
Segretario Generale Union Européenne de Naturopathie (UEN)
Direttore Scuola Italiana di Naturopatia Tradizionale

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