La Saggezza dell'Asino - Esercizi per gli occhi

In Oriente esiste un antico metodo per diagnosticare le malattie che si basa sui movimenti oculari. Non tiene conto dell'aspetto dell'iride (diagnosi iridologica), ma dei movimenti del bulbo oculare.
Per esempio, il terapeuta ti chiede di “disegnare” una linea curva con gli occhi e guarda in che modo lo fai.
A causa della malattia, gli occhi cominciano a “tagliare gli angoli” da qualche parte e la linea diventa irregolare. Questo sottolinea ancora una volta come nel nostro organismo tutto sia interconnesso e interdipendente.
Da soli non possiamo controllare se i nostri movimenti oculari sono corretti, quindi chiedi a qualcuno dei tuoi famigliari di aiutarti.
Se svolgiamo gli esercizi per gli occhi in maniera corretta, non solo alleniamo i muscoli, ma lavoriamo anche indirettamente sugli organi malati.
Bada quindi che durante l'esecuzione degli esercizi per gli occhi i movimenti oculari “disegnino” con precisione le linee indicate.
Ora ci prepariamo! Con che cosa iniziamo il lavoro su noi stessi? Te lo ricordi? Bene, allora raddrizza le spalle e indossa il corsetto muscolare. Che cosa ti occorre per farlo? Giusto! Schiena diritta e un sorriso fino alle orecchie, e poi la produzione consapevole di emozioni positive dentro di te. Come? Lo sai già! Fatto?
E adesso possiamo partire con gli esercizi, ma non dimenticare di sbattere le palpebre!

1. “Sguardo in alto e in basso”
Tieni la testa perfettamente diritta, senza appoggiarti all'indietro. Lo sguardo è rivolto verso l'alto (verso il soffitto) e mentalmente fai proseguire i movimenti oculari sotto il cranio fino alla sommità del capo.
E adesso rivolgi gli occhi in basso e porta l'attenzione alla zona della tiroide, come se ti guardassi la gola.
Lo ripetiamo 8-10 volte, prima in un senso e poi nell'altro. Perché è importante proseguire mentalmente i movimenti oculari durante l'esecuzione di questi esercizi apparentemente risaputi?
Già molto tempo fa in Oriente si sapeva che nella zona della sommità del capo si trova un groviglio di canali energetici e che alle estremità esterne degli occhi ci sono centri collegati ai dotti biliari.
Per questo, quando proseguiamo il movimento degli occhi facendolo andare per esempio fin dietro l'orecchio, agiamo anche sui dotti biliari e sul fegato. Gli occhi sono le finestre del fegato.
Non è un caso che stia parlando di queste cose: dietro la semplicità esteriore di tutti gli esercizi per il recupero della vista si cela un senso profondo, le cui radici risalgono all'antichità.
Ma come per ogni cosa, anche qui vanno rispettate le regole di prudenza. Non esagerare: ogni sforzo eccessivo nel lavoro sugli occhi porta al risultato opposto. Per questo desidero richiamare di nuovo la tua attenzione sugli esercizi di rilassamento per gli occhi descritti nelle pagine precedenti, che esercitano un'azione benefica su tutto l'organismo. Ma prima lavoriamo un po'.

2. “Orologio da parete”
Lo sguardo è rivolto a sinistra: gli occhi guardano la parete, ma l'attenzione è focalizzata dietro l'orecchio sinistro. Ripetiamo l'esercizio 8-10 volte prima in un senso e poi nell'altro.

3. Esercizio successivo
Guardiamo a sinistra e poi davanti a noi, dopodiché guardiamo a destra e poi spostiamo ancora lo sguardo in avanti. Ripetiamo l'esercizio 8-10 volte prima in un senso e poi nell'altro.

4. “Quadrante”
Eseguiamo movimenti rotatori con i bulbi oculari tenendo ferma la testa. Immagina di avere davanti a te un grande quadrante di color oro. Questo colore favorisce il recupero della vista. Sposta lentamente lo sguardo sul quadrante immaginario dal 12 al 6 passando dal 3, e poi ritorna al 12 passando dal 9. Prima in un senso, poi nell'altro.
Attenzione! Il 12 e il 6 devono essere particolarmente evidenziati nell'immaginazione, di modo che la linea curva sia uniforme e il movimento sia fluido. Svolgiamo l'esercizio 8-10 volte in senso orario e poi in senso antiorario.
Sbatti tranquillamente le palpebre e non sovraffaticare gli occhi. E adesso ripetiamo lo stesso esercizio, solo con il viso rivolto al cielo. Gli occhi restano aperti. Svolgiamo l'esercizio 8-10 volte in senso orario e poi in senso antiorario.
Adesso teniamo la testa diritta, chiudiamo gli occhi e ripetiamo l'esercizio a occhi chiusi. Nel cuore proviamo gioia all'idea che quando apriremo gli occhi ci vedremo bene. In questo modo crei un'intensa aspettativa nei confronti del risultato e nello stesso tempo uno stato di calma sovrana, la sensazione che tutto sarà esattamente come vuoi tu.

5. “Farfalla”
Gli occhi sono aperti. Presupposto fondamentale per l'esecuzione di quest'esercizio: la testa è immobile, si lavora solo con gli occhi. Il disegno deve diventare il più grande possibile entro i confini del campo visivo, ma non sovraffaticare i muscoli dei bulbi oculari. Tieni d'occhio il tuo stato! Spostiamo lo sguardo nel modo seguente: verso l'angolo superiore sinistro, verso quello inferiore sinistro, verso l'angolo superiore destro e in quello inferiore destro, così che la sequenza di movimenti produca il disegno di una farfalla. E adesso in senso contrario: verso l'angolo inferiore sinistro, verso quello superiore sinistro, poi verso l'angolo inferiore destro e infine verso quello superiore destro.
Ripetiamo l'esercizio 8-10 volte prima in un senso e poi nell'altro. Poi rilassiamo gli occhi, sbattiamo per bene le palpebre, ma senza sforzare. Un po' come fa una farfalla quando sbatte le ali.
Durante gli esercizi non strizzare gli occhi e non spalancarli! Tutto questo crea un'inutile tensione.

6. “Otto”
Il presupposto indispensabile per lo svolgimento di questo esercizio è lo stesso che abbiamo indicato per la “farfalla”. Adesso, con un movimento fluido degli occhi, descrivi un otto coricato o un simbolo dell'infinito il più grande possibile all'interno del tuo campo visivo. Disegnalo più volte in una direzione e poi nell'altra. Sbatti spesso leggermente le palpebre.

7. Lo stesso esercizio come sopra,
ma questa volta disegniamo con gli occhi un otto verticale. Evita assolutamente di affaticarti in modo eccessivo!

8. Esercizio per lo sviluppo della visione laterale
Qui entrano in gioco i muscoli obliqui degli occhi. N.B.: quest'esercizio va fatto in un ambiente tranquillo. Niente e nessuno deve poterti spaventare. Guardati la punta del naso ruotando gli occhi verso l'interno.
Poi guarda diritto davanti a te, ma dirigendo l'attenzione di lato, con l'intenzione di cogliere qualche oggetto mediante la visione laterale. L'esercizio continua così:
guarda la punta del naso, poi in avanti: attenzione di lato; guarda la radice del naso, poi in avanti: attenzione di lato. Poi guarda il punto fra le sopracciglia. Ripetiamo l'esercizio completo 8-10 volte.

Svolgi gli esercizi lentamente, ma con gioia e senso di gratitudine nei tuoi confronti. Stai sorridendo? Ottimo! Verifica lo stato interiore! Sbatti di nuovo le palpebre e le ciglia, e fai l'esercizio “chisseneimporta”.
Desidero sottolineare in particolare che gli esercizi di ginnastica per gli occhi vanno eseguiti nella successione indicata, con grado di difficoltà crescente.

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