Le Leggi della Natura e il ruolo della Luce nell'alchimia della Vita

L’importanza e il ruolo della Luce nella salute e nella malattia. Malattia origina da Mala-acta, azioni contrarie alle leggi della Natura e malus, mancanza di luce; mentre Salute, deriva da Sat Lux, abbastanza luce...

Le Leggi della Natura e il ruolo della Luce nell'alchimia della Vita  Marcello Pamio
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"Dal cibo nascono tutte le creature, di cibo vivono e dopo morte cibo ridivengono. Il cibo è a capo di ogni cosa. Perciò si dice che è medicina per tutte le malattie del corpo" - Upanishad

 

Educare deriva dal latino E (particella che indica fuori) e dal verbo ducere (che significa condurre, tirare fuori) e vuol dire infatti tirare fuori, condurre fuori.

La malattia - intesa come segnale - educa, cioò porta fuori dal corpo il malessere, il male dell'essere.

Il termine malattia è riconducibile anche alla parola male, non a caso infatti si usa indifferentemente il termine male per indicare una patologia o malattia. Male a sua volta è riconducibile all'aggettivo latino Malus, che significa cattivo, nocivo, dannoso e in senso astratto indica il nero, come mancanza di luce.

Quindi da un punto di vista simbolico non è sbagliato pensare alla malattia come "Mancanza di Luce"!

Per essere ancora più precisi e per rientrare perfettamente con le tesi riportate in questo libro, Malattia deriva da Mala Acta (azioni), che significa: azioni contrarie alle leggi universali, alle leggi della Natura.

In antitesi alla mancanza di luce, il termine Salute deriva da Sat Lux, cioè abbastanza luce.

Questo lavoro parla di luce, e non solo in senso fisico (alimenti), ma anche in senso luminoso (Sole), e spirituale (Luce interiore)...

 

"Il sole è l'unica fonte di vita, di gioia, di salute e di purezza. Impariamo ad amarlo. La luce è sanità fisica, morale, sociale, psichica, mentale e spirituale. La luce è la manifestazione divina stessa" - Andrea Saetti

 

Sommario
Introduzione
La Natura
Leggi della Natura
Costituzione dell'essere umano
Longevità e salute
Fabbisogno calorico
Fabbisogno proteico
Latte
Fabbisogno idrico
Fiat Lux
Cottura
Enzimi
Cibi di luce
Energia degli alimenti
Combinazioni e sequenze
Magia della nutrizione
Il Sole
Elioterapia
La Vitamina solare
Il frutto solare: il limone
La cura del limone
Senso dalla malattia
Respirare aria e luce
Pensieri di luce
Bibliografia


Le Leggi della Natura e il ruolo della Luce nell'alchimia della Vita  Marcello Pamio
Le Leggi della Natura e il ruolo della Luce nell'alchimia della Vita
L’importanza e il ruolo della Luce nella salute e nella malattia. Malattia origina da Mala-acta, azioni contrarie alle leggi della Natura e malus, mancanza di luce; mentre Salute, deriva da Sat Lux, abbastanza luce...

Marcello Pamio



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E' per me un onore, oltreché una responsabilità, scrivere un libro dedicato alla Vita e alle leggi che regolano la Natura.

Certamente chi scrive non si arroga nessun diritto di prelazione sulle conoscenze che saranno trattate in questo lavoro, e proprio per questo motivo è d'obbligo un riconoscimento e un ringraziamento a tutti i grandi personaggi che hanno lasciato un solco indelebile nella storia e senza i quali questo libro non sarebbe mai stato realizzato.

Una storia che si perde nella notte dei tempi, ma se un inizio dobbiamo darlo, è bene collocarlo intorno al V sec. avanti Cristo, con Ippocrate, il più grande medico greco dell'antichità e con Pitagora, uno dei più grandi illuminati della storia.

Da questi grandi Uomini e Scienziati, si passa agli Esseni (presso i quali avrebbe studiato durante gli anni dell'adolescenza Gesù), una comunità molto ristretta in cui la vita era semplice e basata sulla naturalità: gli alimenti, infatti, non venivano cotti, se non usando il calore del Sole.

Non usavano il fuoco per cucinare perché non volevano distruggere e uccidere ciò che mangiavano: alimenti vivi producono vita, alimenti cotti, cioè morti, producono morte!

Nel bellissimo Vangelo Esseno della Pace viene descritto nel dettaglio il loro stile di vita, soprattutto per quanto concerne l'alimentazione centrata sugli alimenti di luce: frutta, ortaggi crudi e cereali.

Non uccidete né uomini, né animali e neanche il cibo che entra nella vostra bocca. Perché se mangiate cibo vivente, quello stesso cibo vivificherà anche voi, ma se uccidete il vostro cibo, quello stesso cibo vi ucciderà. Quindi non mangiate nulla che sia stato distrutto dal fuoco, dal gelo o dall'acqua…”[1]

Se uccidiamo il nostro cibo - esattamente quello che viene fatto oggi a livello industriale con la raffinazione, pastorizzazione e le cotture innaturali - questo ci ucciderà.

Anche se è difficile da accettare, la conferma ce l'abbiamo davanti agli occhi ogni giorno con la crescita esponenziale di patologie allergiche, cronico-degenerative, cardiovascolari e tumorali. In Italia vengono diagnosticati ogni giorno oltre 1.000 nuovi tumori maligni: una pandemia silente e inarrestabile[2].

 

Preferite sempre i frutti prodotti dai vostri alberi e non quelli giunti da terre lontane (…) Masticate bene il vostro cibo e mangiate sempre lentamente.

Non nutritevi quando il vostro spirito è irritato, o triste, o in assenza di appetito, perché sennò quel cibo diverrà veleno[3]

Queste conoscenze hanno oltre 2000 anni di storia e sono alla base della filosofia di vita che va sotto il nome di Igiene Naturale.

 

Perché il vostro corpo è ciò che mangiate, e il vostro spirito è ciò che pensate.

Dunque non mangiate ciò che è stato ucciso da un fuoco più forte del fuoco della vita, ma nutritevi scegliendo i vostri cibi commestibili tra i frutti degli alberi, le erbe dei campi e il latte degli animali.

Infatti tutto ciò è nutrito e maturato dal fuoco della vita ed è un dono degli angeli di nostra Madre Terra. Ma non mangiate nulla di ciò a cui ha dato sapore il fuoco della morte perche ciò è di Satana.[4]

Gli alimenti cotti dall'Amore del Sole, maturati nel grembo materno della Terra, grazie all'angelo dell'acqua e all'angelo dell'aria, sono il nutrimento per eccellenza dell'essere umano, che lo mantiene in salute; il restante, e cioè il novantanove percento dei cibi industriali, trattati, cotti e modificati dall'uomo, lo avvelena.

Qualcuno potrebbe obiettare che l'uomo agli inizi dell'era cristiana era diverso rispetto all'uomo odierno e quindi l'alimentazione dell'epoca non può andare bene oggi.

L'osservazione è corretta, ma non possiamo dimenticare che l'uomo moderno, proprio per il fatto che si è allontanato dalle leggi meravigliose e armoniche della Natura sta toccando il livello di salute più basso mai raggiunto nella lunghissima storia dell'umanità, ad eccezione forse di un periodo ben preciso del Medioevo.

Come mai, nonostante l'innovazione tecnologica e i passi da gigante fatti da una parte della medicina, oggi ci si ammala molto più di prima?

L'esempio ideale è rappresentato dall'impero romano: nel periodo in cui l'alimentazione era naturale e ricchissima di crudità, vi erano i bagni pubblici, le turche, le saune, le fognature, i medici non esistevano perché le persone stavano bene[5] e vivevano molto più a lungo di oggi.

Marco Porcio Catone, detto il Censore (234-148 a.C.), nel suo De Re Rustica, ci riporta che i romani dal 750 al 150 a.C., cioè per oltre 600 anni, vissero sani senza alcun camice bianco, grazie al cavolo crudo, alla bietola e a tutte le erbe salutari.

Nel momento in cui, da una parte, le norme igieniche ippocratiche vennero per così dire abbandonate perché considerate superstizione[6] e dall'altra l'alimentazione iniziò a basarsi esclusivamente su alimenti cotti, in primis la carne, fecero apparizione le grandi e terribili epidemie che decimarono la popolazione mondiale, accorciando di molto la vita media.

Passando dalla sfavillante Roma imperiale è necessario fare un salto temporale al XVIII e XIX secolo, in Europa e negli Stati Uniti d'America, perché comparvero sulla scena straordinari personaggi, che riprendendo e contestualizzando le conoscenze antiche, aiutarono migliaia di persone a guarire da tutte quelle malattie che per la medicina erano, e sono ancora oggi, incurabili. Malattie che sterminavano letteralmente le popolazioni: tifo, colera, peste, tubercolosi…

In Germania, il filosofo Christoph Wilhelm von Hufeland (1762-1836), professore di medicina e medico personale del genio Johann Wolfgang von Goethe, raccomandava una dieta semplice di cereali integrali e verdure da masticare lentamente e ricordava già all'epoca i danni che lo zucchero e la carne provocavano alla salute.

Era infatti solito dire che “tanto più l'uomo segue la natura e ne rispetta le leggi, quanto più vivrà; tanto più si allontana da esse, quanto più breve sarà la sua esistenza. Ci si deve affidare al potere terapeutico della natura prima di ogni altra cosa, perché così si neutralizzano le cause delle malattie”.[7]

Sempre in Germania il professore Max Joseph von Pettenkofer (1818-1901), docente a Monaco di Baviera, oltre ad essere vegano, fondò il primo istituto di Igiene naturale d'Europa. Si occupava di igiene e purezza dell'aria e dell'acqua.

Straordinarie, per non dire incredibili, le sue performance davanti a centinaia di studenti universitari che sbigottiti lo vedevano bere, senza alcuna conseguenza, il brodo di coltura dei vibrioni del colera, una sostanza contagiosa e ovviamente mortale.

La sua non era follia, ma attenta e profonda conoscenza dell'essere umano: se l'organismo, cioè il terreno, è sano e se il sistema immunitario e quindi gli intestini funzionano a dovere, non esiste nulla che possa intaccare o minare la salute umana.

Dimostrò empiricamente le parole espresse sul letto di morte dal chimico-farmacista francese Louis Pasteur: “Il terreno è tutto e il microbo non è nulla”.

Ci spostiamo di poco, perché la Svizzera diede i natali ad uno dei più grandi medici del XIX secolo il nutrizionista Max Bircher-Benner (1867-1936), precursore del crudismo e inventore del famoso muesli (miscela di cereali integrali crudi e frutta essiccata).

Il dottor Benner, divenuto medico personale degli zar, fu tra i primi a riportare in auge la nutrizione curativa di Ippocrate, uno dei primi in Europa - in parallelo alla scuola igienista statunitense di Herbert Shelton - a riscoprire gli straordinari poteri curativi di frutta e vegetali allo stato crudo[8] e a richiedere il requisito di organicità, cioè la mancanza di concimi chimici e pesticidi nella loro coltivazione.

Nella sua dieta avevano grande rilievo le foglie verdi che contengono molta clorofilla, i frutti maturi e gli ortaggi straricchi di enzimi, sali, oligoelementi e vitamine.

Alimenti crudi che era solito chiamare alimenti solari.

Un altro grande medico, allievo proprio di Benner, fu il dottor Max Gerson (1881-1959), il quale mise a punto un regime alimentare ad alto contenuto di potassio, basso di sodio e privo di grassi: succhi di frutta e verdure crudi, coltivati in terreni ottimali.

La vita professionale di Gerson, scampato all'Olocausto per via delle sue origini e fuggito nella “libera” America, fu osteggiata in tutte le maniere possibili.

L'Associazione dei Medici Americani (AMA), il potentissimo sindacato che li rappresenta, attaccò fin da subito il medico tedesco, perché Gerson fu il primo a denunciare i danni del fumo delle sigarette, quando il principale e potente sponsor della rivista ufficiale dell'AMA era proprio la Phillips Morris!

Il serio problema del dottor Gerson era che il suo Metodo permetteva alle persone di curarsi da qualsiasi malattia (tubercolosi, diabete, cancro…), e questo non poteva essere ammesso… soprattutto da un establishment medico, sempre più nelle mani delle lobbies farmaceutiche e che non riusciva a guarire assolutamente nulla!

Questo fu il movente per cui venne messo al bando (non si sa bene come), diventando illegale, il suo Metodo: centrifugati di frutta/verdura cruda e clisteri al caffè (per disintossicare il sangue da veleni e tossine).

Sempre negli Stati Uniti d'America va assolutamente ricordato il dottor Isaac Jenning (1789-1854), padre dell'igienismo moderno, il quale dopo aver praticato la medicina ufficiale per diversi anni, abbandonò polveri, pomate, creme e pillole chimiche iniziando a trattare i pazienti in maniera naturale: alimentazione, pasticche di pane (placebo) e acqua colorata.

I risultati furono strabilianti: le persone, infatti, guarivano prima e meglio rispetto ai pazienti che prendevano i farmaci. Soprattutto non rischiavano di morire prendendo veleni come pomate al mercurio (calomelano), stricnina, oppio, ecc.

Per questo motivo l'Università di Yale gli conferì la laurea ad honorem come riconoscimento del grande successo che ottenne con le pillole di placebo. Fu infatti uno dei primi medici al mondo ad aver sperimentato l'effetto placebo.

Ma la vera genialità di Jenning è stata quella di aver intuito che non si può curare la malattia, perché questa è il tentativo perfetto e miracoloso della Natura di ritrovare il proprio equilibrio, la propria salute. In pratica la malattia è lo sforzo estremo messo in atto dall'organismo per liberarsi dalle tossine!

Se è vero che la causa di ogni malattia è la Tossiemia[9], viene da sé che qualsiasi farmaco, vaccino o pillola, non solo non aiuta, ma aggrava fortemente la situazione.

Da questa visione, l'alimentazione usata da Jenning per i malati era leggerissima e a base di vegetali.

Anche il dottor John Harvey Kellogg (1852-1943), membro della Chiesa cristiana Avventista del Settimo giorno,[10] portò avanti la stessa visione della vita. Il medico, convinto che la principale causa di tutte le malattie fosse la dieta basata sulle proteine animali, sostenne intorno agli anni Venti l'idea che una dieta sana debba essere basata su alimenti di origine vegetale.

Una mucca o una pecora morte che giacciono in un pascolo sono considerate carogne. La stessa carcassa, trattata e appesa a un chiodo in macelleria, passa per cibo!” J. H. Kellogg

L'attuale alimentazione - era solito dire - è errata perché il cibo è prevalentemente cotto e contiene poche fibre”. Da qui l'idea e il riconoscimento universale di essere l'inventore dei corn flakes (fiocchi di mais). Il fratello William, fiutando gli affari, fondò la Kellogg's e produsse i fiocchi a livello mondiale. Purtroppo oggi il prodotto è completamente industrializzato e non è certamente paragonabile a quello dell'epoca.

A questo punto è bene precisare che per l'essere umano è importantissimo assumere la fibra, ma esclusivamente quella contenuta negli alimenti vegetali integri, così com'è presente in Natura.

Assumere fibra isolata e separata (per esempio dai cereali), acquistandola in farmacia o erboristeria, è pericoloso per la salute e assurdo dal punto di vista economico.

Tutti i prodotti donati dalla Terra non contengono solo fibra, ma assieme a questa decine, centinaia di migliaia di altre sostanze naturali che lavorano in sinergia.

La Natura è una straordinaria e immensa orchestra in cui ogni strumento è basilare per l'armonia dell'insieme: se estraiamo dal gruppo uno strumento alla volta, il risultato è completamente diverso e disarmonico.

Sempre negli States un doveroso riconoscimento va a John Henry Tilden (1851-1940), il quale ha professato l'arte medica fino al giorno in cui una crisi esistenziale lo scosse nell'animo. Un giorno, infatti, prese coscienza dell'assurda pratica allopatica e dell'utilizzo sconsideratamente dannoso dei veleni chimici (farmaci e vaccini) e abbandonò tutto cambiando radicalmente la vita.

Esattamente come per il suo maestro Jenning, anche Tilden portò avanti e approfondì il concetto di Tossiemia (scrivendo un bellissimo e importante libro, vedi nota [11]): la malattia, come detto prima, non può essere aiutata avvelenando ulteriormente un organismo.

Da allora la sua Ars medica si basò sull'aiutare l'organismo dei pazienti a ripulirsi dai veleni tossici, permettendo così al corpo stesso, grazie alla Vis Medicatrix Naturae, di autoguarirsi completamente da qualsiasi malattia.

Se il principio base era, ed è ancor oggi, quello di ripulire il corpo dai veleni e dalle tossine, viene da sé che l'alimentazione non deve inquinare ulteriormente l'economia dell'organismo: da qui l'importanza centrale degli alimenti crudi e allo stato naturale!

Alla morte del dottor John Tilden, colui che portò avanti il suo testamento spirituale proiettando l'Igiene naturale nel XX secolo, fu Herbert Shelton (1885-1985), uno dei pochi al mondo ad aver seguito oltre 30.000 digiuni.

Infine Norman Walker (1886-1985) si può elencare tra i pionieri del crudismo, del movimento vegetariano e ovviamente nel campo dei succhi vegetali.

Walker non era un medico, ma scrisse diversi libri dedicati alla salute e all'alimentazione salutistica e realizzò un particolare spremifrutta, l'antesignano dei moderni estrattori.

La sua interessante e accuratissima teoria è che ogni organo, ghiandola o cellula del corpo umano è in salute o no a seconda della condizione del colon.

Tutti gli organi vengono descritti nella loro relazione con l'intestino, sede del sistema immunitario e della salute dell'intero organismo. Ovviamente, per mantenere in uno stato ottimale gli intestini, la fibra contenuta nei vegetali gioca un ruolo centrale.

Mancano all'appello moltissimi altri grandi ricercatori e Scienziati della Vita (Graham, Trall, Kneipp, Arnold Rikli, Manuel Lezaeta Acharan, Florence Nightingale, Louise Khune, Vincent Priessinitz, Luigi Costacurta, Andrea Saetti, Adolf Just, ecc.) che con coraggio, cioè con l'azione del cuore, hanno portato avanti le loro scoperte e le loro intuizioni, spesso e volentieri lottando contro il Sistema stesso.

A tutti loro, anche a quelli non elencati, va il mio riconoscimento e ringraziamento di Cuore.



[1] Vangelo Esseno della Pace

[2] “I numeri del cancro in Italia – 2011”, AIRT, Associazione Italiana Registri Tumori e AIOM, Associazione Italiana di Oncologia Medica, www.aiom.it

[3] Vangelo Esseno della Pace

[4] Idem

[5] L'Impero Romano poteva contare di 14 acquedotti che mettevano a disposizione circa 500 litri di acqua al giorno per abitante e nella sola Roma ben 800 bagni pubblici. “Terme: l'acqua dell'eterna giovinezza”, Le Scienze.

[6] L'abbandono delle norme igieniche ippocratiche è avvenuto anche grazie alle religioni monoteistiche.

[7] “Il cibo medicina”, Alex Jack, ed. Hermes.

[8] Valdo Vaccaro, tratto dal suo blog: valdovaccaro.blogspot.it

[9] Livello di tossine nel sangue.

[10] Gli Avventisti sono una delle comunità in cui vi sono più longevi al mondo.

[11] “La Tossiemia: causa primaria di malattia”, John Tilden.


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