Presentazione al libro 'Mangiar sano e naturale' di Michele Riefoli

Ho conosciuto Michele Riefoli qualche anno fa, dopo la pubblicazione del suo libro Il rapporto mente-cibo, che si può considerare la premessa a quest'ultima opera.

Da allora le nostre vite hanno cominciato a procedere in parallelo alla ricerca della costruzione di un mondo migliore, ognuno con i propri metodi e i propri percorsi. Quando, invece, le strade si sono incontrate, è stata per me sempre un'occasione di arricchimento personale. Così, quando ho avuto la possibilità di leggere in anteprima quest'ultima opera di Michele, sapevo già a priori che mi avrebbe entusiasmato, e così è stato.

I detrattori potrebbero dire che l'autore parla di argomenti medici, ma non è laureato in Medicina e che il linguaggio non segue i criteri formali che di solito sono utilizzati per queste tematiche. Io, al contrario, credo che questi siano due punti di forza del libro.

Come laureato in Medicina e Chirurgia, ritengo che i medici non debbano avere l'esclusiva per quanto riguarda il tema della salute. Un conto è curare, e certamente in questo caso occorre essere medici, e un altro è studiare gli aspetti legati alla medicina e presentare le proprie riflessioni e le proprie conclusioni. Anzi, mi spiace dirlo, ma in diverse occasioni ho avuto modo di constatare che i miei colleghi seguono dogmi appresi durante gli anni universitari e mai dimostratisi fondati scientificamente. Pensiamo al tema della vivisezione. Nessuno studio ha mai provato che l'impiego degli animali nella ricerca possa essere di qualche utilità, tuttavia la maggior parte dei laureati in Medicina, al contrario, ritiene che lo sia, tutto ciò a causa proprio di un indottrinamento che inizia dai tempi dell'università. Quindi ben vengano quelle persone, come Michele, che avendo conseguito una preparazione alternativa rispetto al corso universitario, parlano di medicina senza essere laureate in questa disciplina.

Così Michele ha iniziato ad affrontare il tema della salute con una preparazione tecnica (laurea in Scienze Motorie), ma libera da tutti quei condizionamenti che, invece, avrebbe avuto da medico. Tutto ciò gli ha permesso di scrivere un'opera importante e di andare oltre i preconcetti, primo tra tutti quello secondo cui mangiare carne è indispensabile per mantenerci in buona salute.

Un altro aspetto che mi ha entusiasmato è il linguaggio, semplice, discorsivo, a tratti colloquiale: che differenza rispetto ai freddi e spesso incomprensibili trattati della medicina ufficiale! Esiste la diffusa ed errata convinzione che più una persona parla e scrive difficile, più è dotta e quindi più ha ragione. Michele, al contrario, dimostra che è possibile parlare di argomenti complicati, rendendoli accessibili a tutti. Quanti libri abbiamo letto e alla fine ci siamo domandati: «Ma cosa ho letto? Cosa mi ricordo e cosa ho capito?». Qualcuno potrebbe anche non essere d'accordo con quanto ha scritto l'autore (dubito), tuttavia nessuno potrà dire che non ha capito cosa Michele abbia voluto dire.

Lo stile colloquiale, inoltre, lo rende molto “caldo”; mentre leggevo mi sembrava di sentire la voce di Michele che mi stava parlando. Insomma ognuno di voi avrà l'impressione di stare ad ascoltare un amico, molto ben preparato, con il quale ci si confronta su come ci si deve alimentare per restare in buona salute, ma anche sul senso della vita, sulla giustizia e su tanti altri temi importantissimi.

Michele in questo libro parla di medicina, salute, spiritualità, animali, questioni sociali e ambientali e altro ancora. Confesso che di solito non apprezzo particolarmente chi mette insieme troppi argomenti differenti, così come non apprezzo i tuttologi, poiché, di solito, conoscono poco di tutto e quindi il passaggio da un argomento all'altro non poggia su basi razionali, logiche e, spesso, nemmeno sensate. E anche in questo caso Michele mi ha stupito.

Le sue argomentazioni sono lineari, documentate e approfondite. Non colgo mai forzature o salti logici. Gli argomenti sono ben intrecciati e l'uno rende più forte e convincente l'altro. Recentemente, spesso si usa e abusa del termine “olistico” per presentare tesi che non hanno nulla a che vedere con una visione olistica della vita. Mangiar Sano e Naturale è, invece, un libro veramente olistico: tutto è collegato, ognuno di noi fa parte di un Tutto; ogni persona, ogni animale, ogni pianta, ogni sasso, fa parte del Tutto.

A questo punto, qualcuno potrebbe chiedermi: «Ma insomma esattamente cosa dice questo libro?». Non aspettatevi che ve lo spieghi io. Primo perché è talmente ricco che non sono in grado di riassumerlo senza omettere aspetti essenziali, secondo perché le opere importanti non possono essere riassunte in un bigino, vanno lette e basta.

Posso solo dire che parte dalla presentazione del metodo VegAnic, dove Veg significa Vegetale e Anic «è l'acronimo di Alimentazione Naturale Integrale Consapevole. Si tratta di un metodo educativo di nutrizione a base vegetale, per promuovere, migliorare o conservare un ottimale stato di salute e di benessere psico-fisico. È anche un sistema alimentare capace di favorire lucidità mentale e buon umore, energia fisica e sviluppo percettivo».

Per finire un consiglio. Dopo avere letto questo libro, procuratevi anche il precedente scritto da Michele, Il rapporto mente-cibo, perché sono strettamente legati e la lettura dell'uno potenzia la comprensione nella profondità dell'altro.

In conclusione, potrei dire che le nostre scelte alimentari determinano la nostra salute fisica e il nostro benessere emotivo. Questo libro, documentato, approfondito, comprensibile ed efficace, è uno strumento indispensabile per aiutarci a fare le scelte giuste. Dopo la sua lettura nessuno potrà dire: «Io non lo sapevo».

Stefano Cagno
Dirigente medico ospedaliero di 1° livello, specialista in psichiatria.
Esperto di tematiche contro la vivisezione.

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