La Medicina Sottosopra - Il dottor Ryke Geerd Hamer: storia di un pioniere

Molti, molti anni fa, gli abitanti delle pianure che si alzavano all'alba per andare a lavorare nei campi, guardando il cielo, ammesso che non ci fosse nebbia, vedevano una magnifica palla di fuoco salire ad est e spostarsi pian piano. Davanti a loro nessun ostacolo, tranne qualche albero al di là del quale la vista poteva spaziare all'infinito. A mano a mano che le ore passavano il sole descriveva il suo arco, e il tramonto segnava l'ora del rientro, la giornata era finita. Dopo cena un'occhiata veloce per capire che tempo avrebbe fatto l'indomani; la luna, i miliardi di stelle, cambiavano col passare dei giorni. Tutto ruotava intorno a questa gente sulla piatta pianura infinita.

Poi, un uomo pieno di interrogativi e convinto di poter trovare risposte, trafficando con dei pezzi di vetro riuscì a metterli insieme in un lungo tubo di legno ed a dirigerlo verso la volta celeste: si chiamava Galileo Galilei, e da allora niente fu più come prima. Disse che la terra non era piatta ma rotonda, che il sole stava fermo ed era la terra a girargli intorno. Scatenò un tale putiferio tra i suoi eminenti contemporanei che per evitare la morte fu costretto a rinnegare tutto... Strano destino che accomuna molti innovatori!

Hamer può a buon diritto essergli paragonato nel campo della medicina; malgrado i molti attentati subiti, da buon tedesco ha continuato e continua diritto per la sua strada, sapendo che la comprensione delle sue scoperte è solo questione di tempo. Hamer nasce nel 1935, in Renania; il padre è un pastore protestante e la madre è di origini fiorentine, un'ottima mistura di perseveranza e cocciutaggine teutonica e fantasia e cuore italiani.

Si laurea in teologia, fisica e medicina specializzandosi poi in psichiatria, neurologia e medicina interna, con una tesi sui tumori cerebrali. Dopo quindici anni di pratica, sposa una studentessa in medicina dalla quale avrà quattro figli. Ciò che lo appassiona di più in questo periodo della sua vita è la ricerca sull'origine delle psicosi, colpito com'è dalla drammatica situazione degli internati in psichiatria. Ma gli avvenimenti che la vita gli sta preparando interromperanno i suoi studi, ai quali tornerà dieci anni più tardi arricchito dalla nuova comprensione delle malattie derivatagli delle sue ricerche sul cancro.

Il 18 agosto 1978 il figlio Dirk, diciannovenne, viene gravemente ferito da un colpo di fucile mentre dorme su un battello ancorato nel porticciolo dell'isola di Cavallo, a poca distanza dalla Corsica.
Dopo centoundici giorni di agonia Dirk muore fra le braccia del padre: è un trauma terribile. Nelle settimane che seguono, Hamer è colpito da un cancro ai testicoli, ma, data la sua formazione medica, non osa imputare la malattia al trauma subito, e riceve in pieno la brutale diagnosi dell'oncologo: «Hamer, lei ha un cancro; ha una possibilità su cinque di cavarsela!».

Hamer, sebbene ammalato, continua a lavorare in un ospedale di Monaco di Baviera, nel reparto di ginecologia dove sono ricoverate duecento pazienti ammalate di cancro. Col passare dei giorni, Hamer le interroga con delicatezza e scopre che, come lui, tutte hanno subito un grave trauma emotivo nei mesi precedenti l'apparizione del tumore. Licenziato da questo ospedale per aver osato parlare della sua scoperta alla televisione bavarese, Hamer porta con sé un dossier di duecento anamnesi e continua le sue ricerche in un'altra clinica di Colonia dove sono ricoverati dei malati di cancro al polmone. Qui egli verifica che il cancro ai polmoni non è causato dal tabacco, poiché la metà dei malati non sono fumatori, e si accorge che esistono le stesse relazioni di causa/effetto fra trauma emotivo e scatenarsi delle malattie già osservate a Monaco, salvo che il trauma non è dello stesso tipo di quello osservato in ginecologia.

Nell'autunno del 1981 Hamer deposita alla facoltà di medicina di Tubingen, dove ha fatto i suoi studi e si è laureato, una tesi sulle sue ricerche allegando duecento cartelle cliniche e la descrizione dettagliata di settanta casi, controfirmati dai medici responsabili dei diversi reparti che avevano verificato le sue tesi.

Il suo ex-professore gli dice scherzando: «Hamer, è troppo bello per essere vero, ma se mai lo è, non è possibile che sia stato proprio tu ad averlo scoperto. Scherzi a parte dobbiamo verificare subito, proprio qui nel mio reparto». Ma la facoltà senza giustificazione alcuna rifiuta la verifica e nel maggio del 1982 tutte le cartelle sono scomparse: secondo i centocinquanta medici della facoltà di medicina dell'università di Tubingen, le scoperte del dottor Hamer non erano riproducibili, e quindi non scientifiche. A partire da questo momento inizia il calvario di Hamer che culmina nel 1986 con la radiazione dall'albo dei medici con la motivazione: «rifiuta di rinnegare la legge ferrea* e di convertirsi alla medicina classica»; sentenza che viene confermata dal Tribunale federale, per “sospetta demenza”.

Dovrà aspettare il 9 dicembre 1989 per vedere finalmente riconosciute le sue scoperte in un protocollo firmato dal professor J. Birkmayer, dottore in chimica e medicina, titolare della cattedra universitaria di cancerologia dell'università di Vienna. Ciò non sarà però sufficiente ad arrestare il boicottaggio continuo da parte della medicina ufficiale né a reintegrarlo nell'ordine dei medici, malgrado le sue continue richieste di riabilitazione. È ormai chiaro che il dottor Hamer è troppo scomodo, troppi sono gli interessi in gioco, economici, ideologici e di potere. Nel 1997 si arriverà al punto di incarcerarlo col pretesto di aver dato dei suggerimenti ad un malato malgrado l'interdizione di esercitare la medicina.

Quasi un anno di prigione dal quale Hamer esce più forte che mai, tanto che l'8 ed il 9 settembre 1998 l'Università di Trnava in Slovacchia conferma ufficialmente l'avvenuta verifica della Nuova Medicina.

LA VERA INNOVAZIONE
La medicina alternativa o dolce spesso si limita a riproporre soluzioni terapeutiche sulle stesse basi della medicina moderna: la malattia è qualcosa di brutto, di cattivo, di insensato, un pericolo.
E la sola soluzione è eliminarla, in modo dolce o violento che sia. Le scoperte di Hamer invece aprono un universo totalmente opposto: la malattia è la risposta appropriata del cervello ad un trauma esterno, e fa parte di un programma di sopravvivenza della specie. Risolto il trauma, il cervello inverte l'ordine e l'individuo passa in fase di riparazione. Scoprire il senso delle malattie è quanto di più appassionante e proficuo si possa immaginare... Non si tratta di credere a Babbo Natale ma di sollevare un velo sul funzionamento dell'essere umano.

Le scoperte di Hamer si configurano in cinque leggi fondamentali, che esamineremo in seguito; per scoprire queste leggi egli si è basato:
— sulla sua esperienza diretta di malato di cancro;
— sull'osservazione di più di ventimila casi di patologie diverse (dalla verruca all'AIDS, dalla psicosi alla leucemia, dalla sclerosi a placche al diabete) cercando ogni volta il denominatore comune, il trauma causale;
— sullo studio dell'evoluzione della prima cellula destinata a diventare un individuo complesso.

Affinché un'ipotesi diventi una legge scientifica, deve essere sempre riproducibile altrimenti resta solo un'ipotesi: l'acqua bolle sempre a cento gradi in presenza della stessa pressione atmosferica.

Le cinque leggi della Nuova Medicina, oltre che dal dottor Hamer sono state ormai verificate da altri medici e terapeuti di mezza Europa, su migliaia di pazienti, e sempre si sono rivelate esatte e riproducibili, quindi scientifiche.

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