Lavanda

Rimedio naturale per mal di testa, disturbi circolatori e insonnia

Lavanda  G. Klemt B. Mues  Macro Edizioni
  • 9,80



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Le proprietà delle varie specie di lavanda sono veramente numerose e straordinarie.

Pianta di uso antichissimo, quest'erba che colora di lilla i prati, sta attraversando un periodo di rinascita e riscoperta grazie all'efficace uso che se ne fa nell'ambito delle terapie naturali per curare numerosi disturbi come mal di testa, insonnia, malattie respiratorie, disturbi della circolazione ecc.

Ecco allora come utilizzare la pianta secondo le più recenti ricerche e prove di efficacia: estratto alcoolico, tintura madre, bagni, inalazioni, impacchi e impiastri, massaggi, olio essenziale, pomate, sciacqui ecc.

Capitoli brevi e sintetici, e un prontuario alfabetico per patologia e per trattamento cosmetico, rendono il libro facilmente consultabile e di immediato impiego pratico.

Troverete inoltre le indicazioni per la corretta coltivazione e preparazione della pianta e per il suo acquisto secondo criteri di qualità ed efficacia.


Lavanda  G. Klemt B. Mues  Macro Edizioni
Lavanda
Rimedio naturale per mal di testa, disturbi circolatori e insonnia

G. Klemt, B. Mues



torna suIndice

Introduzione
Prefazione

Un profumo benefico di antica tradizione
Lo “Chanel n. 5 dell’antichità”
Lavanda, la prediletta dei monaci
Oh, sweet lavender
Ritorno alla ribalta di una pianta antica
Conoscere la pianta: botanica, origine e virtù terapeutiche
Sole e brughiere montane: l’ambiente ottimale per la lavanda
Vanto di una famiglia di profumi
La famiglia della lavanda
Perché la lavanda possiede virtù terapeutiche
Estrazione dei principi attivi della lavanda
La lavanda in commercio
L’olio essenziale
I fiori
L’estratto fluido
La tintura madre
L’estratto alcoolico
Uso delle virtù terapeutiche della lavanda nelle terapie naturali
Aromaterapia
Bagni
Inalazioni
Uso interno
Impacchi e impiastri
Massaggi
Sciacqui orali e gargarismi
Pomate
Tisane e infusi
La lavanda nella farmacia casalinga
I disturbi trattati con la lavanda dalla A alla Z
Acne
Asma, attacco acuto
Asma cronica
Bronchite
Caduta dei capelli
Cistite
Colecistite
Contratture muscolari
Debolezza di tipo generico
Depressione
Digestione, disturbi
Disturbi cardiaci di origine nervosa
Disturbi cardiocircolatori
Emicrania
Eritema solare
Esaurimento nervoso
Escoriazioni
Faringite
Ferite
Flatulenza
Gengivite
Inappetenza
Indolenzimenti muscolari
Infezione dei seni paranasali
Irrequietezza di origine nervosa
Labbra screpolate
Mal di denti
Mal di stomaco
Mal di testa
Micosi
Nevralgie
Onicosi
Otiti
Panico generico
Perdite vaginali
Pidocchi
Piedi stanchi e gonfi
Punture di insetti
Raucedine
Reumatici, disturbi
Smagliature in gravidanza
Sonno, disturbi
Spasmi addominali
Stomaco irritabile di origine nervosa
Tosse
Ustioni lievi
Verruche, alle piante dei piedi
Vertigini, attacchi aspecifici
La lavanda nella cosmesi
Pelle, cura
Pelle che invecchia
Pelli sensibili
Pelli grasse
Pelli impure
Applicazioni della lavanda in campo pediatrico
Dermatite da pannolino
Laringite stridula
Mal di orecchie
Sonno, disturbi
Tosse
Varicella
Conclusione

Appendice: La lavanda in Italia, a cura del Giardino delle erbe “Augusto Rinaldi Ceroni”
Indice analitico


Lavanda  G. Klemt B. Mues  Macro Edizioni
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Rimedio naturale per mal di testa, disturbi circolatori e insonnia

G. Klemt, B. Mues



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Perché la lavanda possiede virtù terapeutiche

La lavanda è stata studiata molto bene a livello scientifico. La farmacopea tedesca e i manuali di farmacia danno informazioni molto precise sulla composizione chimica delle diverse varietà di lavanda. Sono stati isolati complessivamente 280 componenti.

Attenzione: non è cosa di poco conto scegliere gli ingredienti di una ricetta quando si desidera avere certi risultati a livello terapeutico. La composizione dei vari elementi non dipende soltanto dal tipo di pianta utilizzato. È anche importante sapere dove viene coltivato, quando viene raccolto e quali processi di trasformazione avvengono. Esistono tuttavia alcuni componenti propri di tutti i tipi di lavanda. I più importanti sono:
- olio essenziale;
- derivati di cumarina;
- steroli e triterpeni;
- tannini;
- acido fenilcarbonico.

Sono soprattutto gli elementi contenuti nell’olio essenziale a determinare il potere terapeutico della pianta. Essi sono:

- linalilacetato;
- linalolo;
- canfora;
- cineolo.

Effetto rilassante e tonificante della lavanda

La sostanza più importante per i suoi effetti terapeutici contenuta nella lavanda è il linalilacetato. Esso appartiene al gruppo degli esteri ed è uno dei principali responsabili del caratteristico profumo della lavanda. Si suppone che gli esteri, unitamente ad altre sostanze, stimolino la produzione di serotonina nel cervello. La serotonina è un ormone, dunque una sorta di messaggero chimico proprio dell’organismo, che agisce molto positivamente sull’umore e sullo stato generale di salute; sembra che lo stress e la sovrabbondanza di stimoli abbassino il tasso di serotonina nell’organismo. Una carenza di serotonina può provocare dei disturbi, come tra l’altro ogni sorta di disturbo di origine nervosa: dai mal di testa ai problemi del tratto digerente, dai disturbi cardiocircolatori fino ai disturbi del sonno e dell’alimentazione. L’essere continuamente sottoposti a una sovrabbondanza di stimoli, come accade effettivamente oggigiorno a tutti noi, adulti e bambini, può provocare accanto al nervosismo anche aggressività e mancanza di concentrazione. Laddove si assommano i problemi non si è lontani dai sintomi depressivi. Ed ecco come può aiutare il linalilacetato, che agisce così:

- calma;
- alza il tono dell’umore;
- rilassa;
- scioglie le paure.

La percentuale di questa sostanza contenuta in un olio essenziale di lavanda viene stabilita da un esame dei gas e del colore. La farmacopea tedesca prescrive esattamente per ogni varietà di essenza di lavanda quali sostanze, e in quali quantità essa debba contenere.
Come abbiamo già rilevato, il tasso di esteri contenuto in un’essenza viene comprovato a parte: quanto più la pianta è cresciuta ad un’altitudine elevata, tanto più elevato sarà il tasso di esteri. Un’essenza efficace a scopi terapeutici deve contenere almeno il 35% di linalilacetato; le essenze migliori ne possono presentare più del 45%.

Fidatevi soltanto del vostro farmacista
Le sostanze offerte in farmacia sottostanno per legge a determinati livelli di qualità. Già Konrad von Ammenhausen nel 1337 poteva dire nel suo Schachzabelbuch, descrivendo la società del suo tempo:
«Un farmacista deve essere fidato e avere capacità notevoli naturalmente. Se non possiede né arte né saggezza, allora per il medico potranno essere guai».
E non soltanto per il medico, siamo tentati di aggiungere…
Per essere sicuri di acquistare una buona essenza, dovreste comprarla in farmacia. Il farmacista è responsabile della qualità degli oli essenziali in offerta. Naturalmente le essenze vendute nei mercati o nelle erboristerie non devono essere necessariamente scadenti, tuttavia su queste non ci sono controlli. Può accadere ad esempio che essenze di grande valore siano tagliate con il lavandino, che è più a buon mercato. Sono inoltre consuete anche miscele con essenze meno preziose come quelle di salvia, di rosmarino o di eucalipto. Si è potuta constatare anche l’aggiunta di canfora.


Il killer dei microbi

Nell’essenza di lavanda è contenuta un’altra sostanza in percentuale altrettanto notevole: il linalolo. Questa sostanza appartiene chimicamente agli alcoli monoterpeni e ha una straordinaria efficacia antimicrobica, combatte cioè contro batteri, virus e funghi. Il linalolo è responsabile del fatto che l’essenza di lavanda abbia un’azione:

- antinfiammatoria;
- rigenerante;
- antisettica.

Se ne può anche tranquillamente fare un uso interno, non danneggia la flora intestinale.

Il corroborante

In misura minore, ma ancora efficace, contribuiscono a determinare la tipica azione terapeutica della lavanda altre due sostanze, che, a seconda della percentuale in cui sono presenti, danno all’essenza corrispondente un timbro molto peculiare, sia nel profumo sia negli effetti. Parliamo della canfora e del cineolo, altrimenti detto eucaliptolo. Chimicamente la canfora è annoverata tra i monoterpeni, il cineolo tra gli ossidi. Anche queste sostanze hanno una comprovata azione antisettica, tuttavia è certamente più importante la loro azione:

- rinvigorente;
- stimolante;
- espettorante;
- antispastica;
- antipiretica.

L’olio essenziale di lavanda ha dunque una composizione chimica così peculiare da renderlo un tonico del tutto eccezionale. L’essenza di lavanda rilassa e rinvigorisce allo stesso tempo!


Lavanda  G. Klemt B. Mues  Macro Edizioni
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Rimedio naturale per mal di testa, disturbi circolatori e insonnia

G. Klemt, B. Mues






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