Le 7 Idiozie sulla Crescita dei Bambini - Capitolo 3: Benvenuti nell’era della razza umana tecnologica, intelligente e… addormentata

Oggi siamo da un lato tecnologicamente molto evoluti, ma dall'altro terribilmente lontani dalle nostre capacità di osservazione e di ascolto di noi stessi, di ciò che accade intorno a noi e ai nostri figli.
Vediamo tre esempi tratti dalla vita quotidiana con i bambini.
SITUAZIONE N° 1
“Mio figlio fa nuoto, karate e tennis. Mio figlio prende ottimi voti a scuola. Mio figlio ha preso il primo premio nella gara dell'altra settimana. Mio figlio mi aiuta a sparecchiare, ma non mette in ordine. Mio figlio...”. Ma questo bambino chi è? Cosa sente? Cosa desidera? Come sta emotivamente? Cosa lo spinge a non collaborare?
SITUAZIONE N° 2
“Mio figlio non mangia, non dorme di notte, è capriccioso, irrequieto, non segue le regole, a scuola si distrae. C'è qualcosa che posso dargli perché migliori? Perché sia più facile da gestire? ”. Invece di farci queste domande, perché non ci chiediamo come mai si comporta così? Che cosa vuole dirci? Che cosa sta cercando di esprimere?
SITUAZIONE N° 3
“Non riesco mai a convincerlo! Ogni sera per lavare i denti è una tragedia! Non finisce quello che ha nel piatto se non gli prometto un pezzettino di cioccolata dopo! Non ascolta! ”.
Potrebbe essere che non sia lui quello sbagliato ma lo siano i modi che noi adulti utilizziamo nei suoi confronti? Potrebbe addirittura essere che sia sbagliato partire dal presupposto che al bambino vadano richieste in continuazione delle cose invece che dare soltanto? Questa lo sappiamo, è forte, spiazzante, ma più andrai avanti nella lettura e più ne comprenderai il significato.
Questo non è un libro per creare dei buoni genitori.
Questo non è un libro su come risolvere in conflitti con tuo figlio.
Questo non è un libro su come far rispettare le regole ai bambini.
Questo non è un libro per semplificarti la vita con tuo figlio.
Questo è un libro che LAVORA DIRETTAMENTE SULLA CAUSA DI TUTTE LE DIFFICOLTÀ DEI GENITORI di oggi. Questo è il libro che TI SVELA COME ESSERE UN GENITORE A MISURA DI BAMBINO.
Perché “fare” e “creare” sono parole che implicano un risultato sulla base di quanto farai e di quanto ti impegnerai nel mettere in pratica magari un nuovo modello educativo.
Invece, quello che serve davvero è entrare nell'ottica del “nonfare”, del fare meno, molto meno.
Dobbiamo con urgenza decondizionarci dall'idea di doverci sforzare per “allevare” i figli, istruendoli, immettendo in loro un sacco di informazioni, dando miriadi di regole, parlando, parlando e ripetendole fino allo sfinimento. I bambini non hanno bisogno di essere “regolati”, “istruiti”, fatti diventare dei bambini educati in vista di una convivenza civile e rispettosa dei dogmi.
I bambini sanno già come diventare individui rispettosi, efficienti e attenti (a non prendersi fregature, soprattutto, e a non essere ingannati da falsità). Quello di cui hanno bisogno per manifestare se stessi è l'amore.
I BAMBINI HANNO BISOGNO DI ESSERE innanzitutto AMATI, ACCOLTI, SOSTENUTI E ACCETTATI. Se facciamo questo come prima cosa nei loro confronti, OTTENIAMO LA LORO STIMA, che è il tassello fondamentale per far sì che seguano il nostro esempio, fidandosi del modello di vita che proponiamo per noi stessi e per il mondo.
Quando anteponiamo ai nostri figli ciò che fanno, non li stiamo amando.
Quando diciamo loro “su, dai!” o quando diciamo loro “su, non si piange, ti sembra il caso, non l'ha mica fatto apposta”, non li stiamo accogliendo.
Quando ci dicono che non hanno voglia di fare i compiti e noi rispondiamo “è il tuo dovere, dai, mettiti lì che in 5 minuti sono fatti”, non li stiamo sostenendo.
Quando diciamo loro che la cameretta è in disordine, anche se non gli stiamo dicendo che loro sono disordinati (ti invito a riflettere su questo: potrebbe essere che tuo figlio si senta manipolato o accusato, perché, in fondo, chi è che ha giocato in cameretta lasciando tutto in giro?), quando chiediamo come mai hanno preso solo sei, quando gli diciamo “tuo fratello alla tua età non era così”, non li stiamo accettando.

Questo è un libro sull'inversione di paradigma
Dobbiamo cambiare radicalmente la nostra mentalità, la concezione dell'educazione dei bambini e l'idea che abbiamo di loro. Solo così possiamo rendere il nostro intervento di adulti davvero efficace e in sintonia con la loro vera natura. Quello verso i bambini non può essere un investimento a breve termine. Quello che facciamo con loro e per loro è, e deve essere, un investimento a lungo termine, per il quale le nostre azioni di oggi vanno a costruire il risultato di domani. Se seminiamo bene, non solo viviamo un rapporto quotidiano migliore con i nostri figli ma diamo loro l'opportunità di raccogliere ottimi frutti in età adulta.

I 4 motivi che giustificano la necessità impellente del cambiamento
Il motivo “spirituale”
Tutti i bambini sono impregnati di un vivido e unico contenuto che vengono a manifestare sulla Terra: il loro progetto di vita, la loro leggenda personale. Lo conoscono e sanno di dover sviluppare determinate competenze per poterlo esprimere, da quelle più materiali quali camminare, mangiare, parlare, a quelle più sottili come sapersi ascoltare, avere fiducia nella vita, maturare forza di volontà e capacità di azione. Hanno il diritto di manifestarsi e di vivere il loro percorso, a volte in salita, a volte in discesa con tutte le agevolazioni e le difficoltà del caso. Non devono vedere la loro rotta modificarsi già in partenza e, a mano a mano che il viaggio prosegue, non devono doversi convincere che il loro tragitto è un altro, che stanno seguendo la via sbagliata o che addirittura loro stessi sono sbagliati per quel percorso. Questa non è la strada pensata per loro e dobbiamo salvaguardarli da questo rischio. Dato che siamo noi i responsabili di questa incomprensione, possiamo attivarci per il nostro cambiamento e non per il loro, che sono perfetti così come sono.

Il motivo affettivo

Il carburante di tutti i bambini è l'amore. L'amore ed esclusivamente l'amore, unito al non giudizio di mamma e papà che lo accettano per la meraviglia che è, sempre (anche quando “fa i capricci”, quando non dorme, quando porta a casa “brutti” voti ecc.). Questi sono i due pilastri fondamentali che garantiscono al bambino un ambiente affettivo solido in cui poter essere se stesso, senza doversi costruire corazze emotive a difesa della propria essenza e senza correre il rischio che in lui si inradichino paure e insicurezze che si trascineranno nel tempo.

Il motivo educativo

Essere nei confronti del bambino come la sua natura richiede è il primo passo che garantisce la stabilità di tutti i passi successivi. C'è solo un modo per crescere bambini felici e futuri adulti consapevoli e maturi: quello previsto dalla loro stessa natura, quella che ogni giorno ci manifestano  abbondantemente, se solo la osservassimo, se solo sapessimo guardare le cose giuste, anziché fermarci alla superficie del loro comportamento, per di più alterata dai nostri filtri fatti di condizionamenti, del nostro stato emotivo, di false credenze e di preconcetti. Se invece seguiamo i principi della natura del bambino, difficilmente incorreremo in incomprensioni e difficoltà relazionali. Sappiamo che può non essere semplice quando si tratta di scontrarsi con i nostri meccanismi personali. Non sarà facile all'inizio, ma nemmeno impossibile: basta volerlo e applicarsi con pazienza e forza di volontà.
Se invece SEGUIAMO I PRINCIPI DELLA NATURA DEL BAMBINO, difficilmente (anzi, mai sulla base della nostra esperienza diretta) possiamo incorrere in incomprensioni e difficoltà relazionali.

Il motivo strategico

Abbiamo la possibilità di rendere il loro percorso quale dovrebbe essere, secondo i principi della Natura, per donare al mondo adulti consapevoli, maturi e responsabili (oltre che in grado di prendersi la felicità). Un'umanità consapevole non può fare gli errori delle generazioni precedenti. Adulti consapevoli di se stessi e del percorso evolutivo degli individui non possono che attivarsi per il bene del disegno comune, che non sta affatto andando alla deriva, anzi, procede verso una nuova e meravigliosa rinascita, proprio come la fenice che risorge dalle ceneri... che i più sensibili già sentono da tempo. Tanto per darti un esempio di questo, i bambini, che sono gli individui più sensibili e lungimiranti in assoluto, se non condizionati e non traditi nei loro sentimenti, sono sempre sereni, fiduciosi e positivi. Loro lo sanno.
Grazie ai contenuti che troverai in questo libro, grazie al metodo della Natura che da sempre è a tua disposizione, abbiamo visto genitori tornare a credere in se stessi e nel valore della famiglia, gioire nuovamente del tempo prezioso trascorso con i loro cuccioli e essere felici della responsabilità del loro ruolo.
Abbiamo visto bambini ricominciare a credere negli adulti, riprendere a sorridere e ad aver fiducia nella vita... e, rullo di tamburi, abbiamo sentito bambini ringraziare le loro madri e i loro padri con parole dolci e cariche di preziosi significati:
«Grazie mamma, adesso sì che capisci il mio linguaggio».
«Grazie mamma e papà che mi avete aiutato a uscire da questo momento difficile».
«Grazie mamma, adesso sì che mi vuoi davvero bene».

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