Piante spontanee in cucina

Come riconoscere, raccogliere e utilizzare a scopo alimentare le erbe selvatiche più comuni

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Piante spontanee in cucina  Cristina Michieli   Terra Nuova Edizioni
  • 15,00



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Un manuale pratico e agile per riconoscere e imparare a utilizzare in cucina le piante spontanee più comuni, nutrimento per eccellenza, poichè conservano intatto il loro primordiale potenziale energetico-curativo.

Il volume contiene oltre 150 ricette a base di fiori, foglie, radici e frutti selvatici per preparare primi piatti, sformati, dolci e persino bevande secondo i criteri dell'alimentazione naturale.

A corredo del libro, un poster a colori con le riproduzioni di tutte le piante trattate da utilizzare come promemoria e originale arredo da cucina.


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Piante spontanee in cucina
Come riconoscere, raccogliere e utilizzare a scopo alimentare le erbe selvatiche più comuni

Cristina Michieli



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Innumerevoli sono i benefici provenienti dall'introduzione in cucina delle piante spontanee:

- Molte delle piante spontanee impiegate nell'alimentazione possiedono proprietà terapeutiche rilevanti.
- Le piante spontanee non hanno un costo monetario, se non quello di trascorrere un fine settimana in campagna all'aria aperta raccogliendo quanto di meglio offre la natura .
- Non sono manipolate geneticamente.
- Riducono il consumo di fertilizzanti in agricoltura, anche di quelli organici e non necessitano di costi di trasporto perchè sono li alla portata di tutti.
- Le piante spontanee sotto il profilo sociale hanno un'incidenza enorme sulla qualità della vita e influiscono in modo determinante sul nostro rapporto con il pianeta e gli altri esseri viventi, umani e non, che lo popolano perchè non creano situazioni di carenza alimentare o di danno ambientale. Promuovono quella che molti definiscono una dieta "sostenibile" perchè è opportunamente adattata alle diverse situazioni climatiche, ambientali e culturali.

Un manuale da portare sempre con se nel quale ad ogni pianta selvatica corrisponde una scheda tematica dettagliata, dove vengono analizzati e indicati l'habitat, il periodo di raccolta, le proprietà terapeutiche, gli usi, ed infine gustose e sane ricette alimentari facili e divertenti da preparare.

In questo periodo, durante una semplice passeggiata, è facile trovare intorno a noi una preziosa pianta selvatica, molto comune nei giardini e negli incolti e dalle straordinarie proprietà terapeutiche: antinfiammatorie, emollienti intestinali e dell'apparato respiratorio, lenitive e blandamente lassative.
Si tratta della Malva, della quale vi proponiamo due facilissime ricette tratte dal libro.


Torta salata ripiena di carote e malva

Ingredienti per l'impasto:
250g di farina integrale, mezza bustina di lievito di cremontartaro, 4 cucchiai di olio extravergine di oliva, mezza tazza di acqua e sale.
Ingredienti per il ripieno:
500g di carote, 200g di foglie di malva, 1 spicchio di aglio, olio extravergine di oliva, sale e pepe.

In una terrina preparate l'impasto: mettete la farina a fontana e formate al centro una piccola conca. Aggiungete il lievito al cremontartaro, l'olio, un pizzico di sale. Amalgamate gli ingredienti versando a piccoli sorsi l'acqua. Impastate sini a formare un panetto liscio e compatto, che lascerete riposare per mezz'ora. Intanto preparate il ripieno.
In una casseruola fate rosolare in poco olio uno spicchio di aglio, poi unite le carote grattugiate con un pizzico di sale e a cottura quasi ultimata la malva spezzettata. Aggiustare di sale e insaporire il ripieno con un pizzico di pepe nero.
In una teglia bassa "da pizza" stendete l'impasto, dopo aver unto ed infarinto l'intera superficie. La pasta tende a sbriciolarsi, dunque non fate uso del mttarello. Allargatela piano piano con i polpastrelli delle dita, sino ad ottenere una sfoglia sottile di 4-5 mm di spessore. Ricoprite la pasta con il ripieno di carote e malva ed infornate la torta salata a 200 gradi per 30-40 minuti.

Frittata alla malva

Ingredienti: 300 g di malva, 4 uova, 2 spicchi d'aglio, olio extravergine di oliva, semi di sesamo, sale.

In una casseruola portate ad ebollizione un litro e mezzo d'acqua con un pizzico di sale. Mondate e lavate con cura la malva. Scottate le foglie nell'acqua bollente leggermente salata per 2-3 minuti. Scolatele e strizzatele. In una padella unta d'olio, fate rosolare due spicchi d'aglio schiacciati. Saltate poco dopo la malva, permettendo all'acqua di cottura di evaporare. A parte in una terrina sbattete le uova con un pizzico di sale e alcuni semi di sesamo. Versate le uova in padella e fatele raffermare prima da un lato e poi dall'altro.  Servire sia caldo che freddo.


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